UNASCA, in qualità di soggetto che rappresenta il settore degli studi di consulenza automobilistica, torna ancora a far chiarezza sull’uso pratico sul CDP digitale lanciato da Aci tre settimane fa come “lo strumento di innovazione” o “la rivoluzione” per il settore dei
servizi al mondo auto. UNASCA porta ancora dati alla mano. Ottorino Pignoloni: “Aci ha risposto sul web alle nostre analisi ripetendo ancora che il CDP digitale comporterà un risparmio di 30 milioni di pezzi di carta l’anno e tonnellate di inchiostro. Inoltre Aci ha precisato che la ricevuta è un foglio di carta molto meno “pesante“, a livello di grammatura della carta, rispetto al vecchio CdP cartaceo. Peccato che questo risparmio sia solo “interno ai processi” di Aci, dato che di fatto prima c’era il CDP filigranato il cui costo era a carico di Aci, e oggi c’è l’utente che si deve far carico di stampare la ricevuta del CDP digitale in un foglio A4, a sue spese. Inoltre vale la pena di ricordare ancora che l’utente, pur non avendo più il suo cdp in mano, continua a pagare i 27 euro di prima, più i 16 euro di imposta di bollo” In più, come già ribadito da UNASCA, i fogli da stampare per vendere un’auto sono aumentati, non sono scomparsi, passando da 1 (il vecchio CDP) ad almeno 5: uno per la delega, due per il CDP (stampato come atto di compravendita), poi l’allegato A che contiene le informazioni aggiuntive all’atto di compravendita ed infine la fotocopia del documento del delegante.
Mentre Aci inizialmente ha tentato di negare tutto, come si evince nella sua risposta ai nostri dati pubblicata da alcune testate on line, martedì ha emanato una circolare in cui informa gli operatori del settore che da ora in poi la delega non sarà più necessaria se non per casi specifici, quali ad esempio quando un utente si rechi presso uno STA (un’agenzia per esempio) per stampare il cdp digitale ma poi vada presso altro soggetto (il Comune ad esempio) per fare l’autentica dell’atto di vendita.
“Cosa è questo – sottolinea Pignoloni – se non un tentativo di aggiustare il tiro in corsa per tentare di snellire delle procedure che sono più complicate di prima? Alla fine Il risparmio qual è? Di quali semplificazioni stiamo parlando? Questa – continua Pignoloni – è una strategia che di fatto genera risparmi solo a favore dei bilanci privati di Aci. La vera semplificazione per gli automobilisti è quella prevista dalla legge Madia con un solo archivio pubblico e un unico documento per ogni tipo di veicolo, con minori costi per gli Utenti e risparmi strutturali per la spesa pubblica.
Fonte: IlTergicristallo.it
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