+ 17,2% NEL PRIMO BIMESTRE
Nel febbraio 2016 le nuove immatricolazioni di veicoli commerciali, nell’area Ue + Efta, sono state pari a 165.830 unità, registrando una crescita del 17,2% rispetto allo stesso mese del 2015. A rivelarlo sono i dati raccolti e analizzati da Acea, l’Associazione dei Costruttori Europei di Automobili che mostrano inoltre come il maggiore aumento si sia registrato in Italia (+30,4%), seguita dalla Spagna (+17,6%), dalla Germania (+16,2%), dalla Francia (+13,9%) e dal Regno Unito (+3,7%).
Per quanto riguarda le categorie di veicoli commerciali i leggeri sono cresciuti del 16,3%, mentre quelli pesanti hanno visto un aumento del 21,7%. Il dato per il primo bimestre, diffuso sempre da Acea, rivela che le immatricolazioni in Europa ad inizio 2016 sono state 331.813, in crescita quindi del 14,8%.
+ 37,8% NEL PRIMO SEMESTRE
A giugno 2016 il mercato ha registrato un aumento del 41,4% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, passando da 1.513 a 2.140 unità. Il cumulato dei primi sei mesi di quest’anno indica un incremento delle immatricolazioni del 37,8% rispetto ai primi sei mesi del 2015 (10.822 veicoli contro i 7.855). Per i veicoli pesanti con massa totale a terra superiore alle 16 t, l’incremento registrato a giugno 2016 è stato pari al 49% rispetto allo stesso mese del 2015, con 1.700 unità contro 1.141, mentre il cumulato dei primi sei mesi è passato da 6.036 a 8.578 immatricolazioni, con un aumento del 42,1% sui primi sei mesi del 2015.
Unrae stima l’andamento del mercato nel 2016 “che per i veicoli con massa totale a terra superiore a 3,5 t potrebbe raggiungere le 19.500 unità immatricolate, in crescita del 28,1% rispetto alle 15.223 dell’intero 2015, con una revisione al rialzo delle stime fornite ad inizio anno”. Secondo Franco Fenoglio, presidente della sezione veicoli industriali di Unrae, “è opportuno che siano rese operative le misure per il rinnovo del parco circolante e che siano rinnovate le efficaci disposizioni che hanno dimostrato di poter scuotere il mercato come i fondi recuperati dall’esclusione dei veicoli Euro I ed Euro II dal rimborso delle accise e il super-ammortamento”.
Fonte: IlTergicristallo.it
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